mercoledì 25 novembre 2009

Lamerica

Com’è affollata, questa tazza
troppe mani m’affogano gli occhi.
Il vento ti poggia la neve sul viso
ma tu riposi ancora,
piccolo pesce.
C’è una nube ch’insegna a vivere
esposto a ponente, e tua madre
ti guarda senza dire “domani”.
Ancora la guerra m’insegue
a marea e ti stringo le dita
dritte a destinazione.
La favola, a mio figlio
l’ho scritta col corallo
perché poi arriverà una voce e
si sveglierà “straniero”.

“Lamerica è vicina - quasi la vedo-
Ma tu dormi, bimbo mio,
ché io ancora non ci credo”

martedì 10 marzo 2009

essepuntato

Siede miope e
annodata a
mani dure, più
adatte a un uomo.

Spesso severa,
svetta su labbra
strette a svolgere
fili di dita blu.

Tutto le duole-
l'azzardo di un solo
cielo come l'eclissi
cava dal pozzo-
ma a cura di niente.

Ha provato a stendere
un prato lontano
che cresca oltre
il profilo di fretta e
seria ripete

"Un sorso di mare
in una coppa perde
il suo lume non
altrimenti che una seta"

poi si gira e ride
da contarle i denti.

giovedì 19 febbraio 2009

Un amore felice-W.Szymborska

Un amore felice. E' normale?
e' serio? e' utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?
Innalzati l'uno verso l'altro senza alcun merito,
i primi qualunque tra un milione, ma convinti
che doveva andare cosi' - in premio di che? Di nulla;
la luce giunge da nessun luogo -
perche' proprio su questi, e non su altri?
Cio' offende la giustizia? Si.
Cio' offende i principi accumulati con cura?
Butta giu' la morale dal piedistallo? Si', infrange e butta giu'.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po',
si fingessero depressi, confortando cosi' gli amici!
Sentite come ridono - e' un insulto.
In che lingua parlano - comprensibile all'apparenza.
E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s'inventano -
sembra un complotto contro l'umanita'!

E' difficile immaginare dove si finirebbe
se il loro esempio fosse imitabile.
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare piu' nel cerchio?

Un amore felice. Ma e' necessario?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d'uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.
Chi non conosce l'amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l'amore felice.

Con tale fede gli sara' piu' lieve vivere e morire.

sabato 14 febbraio 2009

l'insonne

Agli scuri stende
un lungo giallo che
difende test'e denti
dal raffio d'acquerello
e lo diluisce in faccia.

L'orizzonte chimico
del giorno è variabile
puntuta di lampi
nucleari, è mito
mal'incapsulato.

"Nel suo letto
c'è un fagotto
che lo fissa
buio e zitto.
Non ha gambe
non ha braccia
dice sia la
Bianca Faccia!
Che si gira, gonfia
eppoi guaisce:
di tante "o"la
bocca gli ferisce.
L'insonne sta..
e sbuffa il doppio
nella stanza
color dell'oppio".

All'alba svolge
la veglia in versi
azzimati, poi punge
la tela urbana
e ride di specchio.

martedì 27 gennaio 2009

Fiocco rosa (un padre)

sei tu ch'annerisci
la carta in centro
e spesso perdi
la pelle che sai.

chiedi che viva
e bruci, ma poi
t'annacqui
nascosto da
notte a notte.

vaso satollo,
lingua di loto,
tu pendi fosco su
forre affilate:

di tanto taci e
nulla chiedi del
primo, tuo genito
mattino.

mercoledì 21 gennaio 2009

"..Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un’altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te."

P. Salinas

lunedì 12 gennaio 2009

innocenza

dovrei e vorrei scrivere dell'innocenza, ma non so trovare chiavi mie, parole non già riarse.
i bambini, certo.
la neve, forse.
innocente è chi non procura danni, chi non nuoce.
e dunque chi potrebbe esser definito tale?forse l'innocenza non esiste più da tempo, o forse è un'invenzione letteraria...un termine puramente giuridico?

siamo tutti buoni tiratori, in fondo.
chissà quanti proiettili fumanti ho vicino al piede e quanti ancora in corpo,
che scambio per mal di testa.
e invece uno è quel silenzio, l'altro è quel ricordo, questo è l'assenza di contatto.siamo feriti e spariamo ancora, tutti, con la testa voltata indietro o fissa sulle scarpe.


"curva cocciuta
gira l'unghia a
grilletto e
m'insegue:
capovolta di viso
fa vuota la
vena e spara.

il corpo mi
chiude su mina
che confondo
malanno,

e curo:

non c'è neve
ch'anneghi o
smussi la spalla
solcata di soffi."